ItaliaOggi: le edicole crescono coi servizi

Oltre ai giornali, gastronomia confezionata e bevande.

La nuova rete di edicole Quotidiana continua a crescere: ce ne sono già 15 attive a Milano, altre apriranno a breve nel capoluogo lombardo e una è in arrivo a Torino. L’obiettivo di Finedi Asset Management srl asu Società Benefit, a capo della iniziativa, è di consolidare bene le operazioni e Milano e Torino, e poi espandersi pure nel Nord-Est. Ci sono ipotesi anche su Firenze e Roma, ma in questo caso si tratterebbe di aprire punti vendita in franchising, e non controllati direttamente da Finedi, individuando dei partner locali.

In sostanza, le 22 edicole già attive o che saranno inaugurate a breve hanno comportato per Finedi un investimento complessivo attorno ai tre milioni di euro dedicati all’acquisto della proprietà del manufatto edicola, dell’avviamento, della concessione del suolo pubblico e al restyling che è costato circa 60mila euro a punto vendita.

Una parte dell’investimento è stato finanziato direttamente da Finedi Asset Management srl asu Società Benefit, controllata al 100% dalla Edoardo Scarpellini Partecipazioni srls, a sua volta controllata al 100% da Edoardo Scarpellini, amministratore delegato e fondatore del Gruppo. La società sta approfondendo l’interesse mostrato da alcuni investitori istituzionali per la partecipazione allo sviluppo dell’impresa sia attraverso l’ingresso nel capitale, sia attraverso strumenti di debito ibridi.

Cerchiamo partner industriali o partner finanziari con capitali pazienti“, dice Scarpellini. La grande novità delle edicole Quotidiana è che, oltre ai giornali, si possono trovare: gastronomia confezionata, snack dolci o salati, bevande, 20 etichette di vino (ma non superalcolici), scatolato-confezionato, latte, formaggi, salumi, carne o pesce (tutto confezionato), prodotti per la cura della persona, parafarmaceutici. “E stiamo trattando con alcune insegne della gdo“, spiega Scarpellini, “per partnership industriali su questo business. Tutte le edicole hanno un banco frigo, e il personale è formato per la vendita di generi alimentari confezionati. Non è prevista la somministrazione di cibo o bevande in stile aperitivo. Il nostro modello è quello di una edicola di servizio. Pensiamo ai mille chioschi K Kiosk in Svizzera, alle 770 edicole di JCDecaux (che controlla IGPDecaux, ndr) in Francia, o alle reti presenti negli USA e nel Regno Unito. In Italia intendiamo fare la stessa cosa. Nelle edicole ci saranno operatori di vendita dipendenti di una società del nostro Gruppo. E, a regime, le edicole QUotidiana faranno un orario dalle 6 alle 21. Poi, se in qualche territorio saranno necessarie aperture notturne, soddisferemo pure questa esigenza. Per raggiungere il break even abbiamo stimato che ciascuna edicola debba avere ricavi medi per 1.500 euro al giorno.”

Ovvio che l’iniziativa Quotidiana, certamente meritoria sia per il rilancio di tante edicole ormai chiuse e abbandonate, sia per la riattivazione di una rete commerciale che potrà dare ossigeno al mondo editoriale, abbia però trovato non pochi freni da parte di alcuni sindacati degli edicolanti.

E in questo ultimo anno“, commenta Scarpellini, “abbiamo dovuto dedicare molte energie in battaglie legali per affermare l’evoluzione del settore, contro chi non voleva l’allargamento delle categorie merceologiche vendute in edicola seppure già previste per legge. Per fortuna il Tribunale civile di Milano ci ha dato ragione. Peraltro, il nostro modello ha un’ottica di impresa.”

Per esempio, le edicole Quotidiana vogliono essere un punto servizi per i quartieri, i territori: “Abbiamo già un catalogo di servizi importante grazie alla intesa con Spazio Aperto Servizi. E siamo aperti a collaborazioni con il Comune di Milano, anche se, ripeto, la burocrazia non sembra molto pronta a cogliere le innovazioni imprenditoriali e il beneficio pubblico che può arrivare da queste attività.

[Trascrizione dell’articolo di Claudio Plazzotta pubblicato su ItaliaOggi il 27 Novembre 2021]