La seconda vita delle edicole di quartiere

Finedi, ora diventata scoietà benefit, con il format Quotidiana recupera i chioschi in disuso restituendoli alla comunità e offrendo nuovi servizi al territorio. Un esempio virtuoso di sostenibilità economica e sociale.

C’era una volta il chiosco. Ci si comprava il giornale, le caramelle, si facevano quattro chiacchiere, ci si scambiavano piccoli favori. Poi sono arrivati i centri commerciali, internet, la crisi dell’editoria. E il chiosco è passato di moda, archiviato tra le specie in via di estinzione, insieme alla drogheria di strada e alla portineria del palazzo. Che non sono esempi tirati in ballo a caso: servizi sotto casa e aggregazione di quartiere sono concetti talmente vecchi.. da essere avveniristici. Altrimenti non si spiegherebbe come mai, a puntare proprio sulle edicole, non sia un gruppo di anziani nostalgici, bensì un gruppo guidato da un trentenne, Edoardo Filippo Scarpellini, che ha iniziato a fare l’imprenditore da quando aveva appena 19 anni quando, con in tasca un diploma di liceo scientifico creò la MilanoCard, la prima carta per i servizi ai turisti per poi prendere in gestione, nel 2015, la Highline Galleria, la Cripta di San Sepolcro, il Foro romano di Milano e riempirli di eventi culturali. E ora con il network Quotidiana rinnova il format delle vecchie edicole: oltre ai giornali, nel chiosco si trovano più di 320 prodotti alimentari a prezzi competitivi. E poi una vasta scelta di servizi alla persona: dalla baby sitter, al servizio badante, passando per l’elettricista o il giardiniere. E la portineria di quartiere. La prima edicola è stata inaugurata a Milano in via Bligny angolo via Bocconi, e altre 13 edicole stanno per riaprire in città. Cosa c’entra tutto ciò con la sostenibilità? C0entra, eccome. E non solo perché Finedi Asset Management, la società attraverso cui il Gruppo MilanoCard detiene la proprietà delle edicole Quotidiana, è diventata società Benefit. “Negli anni le imprese hanno declinato la responsabilità sociale per nobilissime cause, ma lontane dalla quotidianità” esordisce Scarpellini, “eppure è possibile fare qualcosa di davvero utile alla collettività anche direttamente, attraverso il proprio business. Le edicole, per esempio, fanno parte del territorio, sono un luogo di aggregazione per la comunità“. E l’essere impresa benefit per Scarpellini non è cosa da prendersi sottogamba: “Siamo imprese vigilate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato”, sottolinea, “e vogliamo impegnarci concretamente in questo tipo di azione. Specie dopo il Covid, occorre ritrovare il senso di comunità per sviluppare il futuro. Non si è mai vista una comunità sviluppata in assenza di relazioni umane. E l’edicola svolge ruolo fondamentale“.

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