ItaliaOggi: le edicole-chiosco al rilancio
Oltre ai giornali, generi alimentari, parafarmaci e servizi.
Nel 2001 in Italia c’erano circa 36mila edicole. Dopo 20 anni la rete capillare di punti vendita si è ridotta a un terzo, poco sopra le 12mila unità, con 781 chiusure nel 2019 e circa 2mila nel 2020. Quindi. passeggiando per le città, ormai da anni capita di imbattersi in chioschi deserti lasciati sui marciapiedi al vandalismo e all’incuria. Tanto per dare una piccola statistica, a Milano al momento ci sono 214 edicole-chiosco, di cui il 20% giace in stato di abbandono, diventando a volte luogo di spaccio e comunque di abbruttimento metropolitano.
La società Finedi Asset Management, controllata al 100% dal Gruppo MilanoCard di Edoardo Filippo Scarpellini, ha iniziato nel 2020 un piano di rilancio per le edicole-chiosco, sfruttando tutte le possibilità offerte da una normativa del 2012 che consente di ampliare lo spettro di prodotti e servizi somministrati dalle edicole. Ha rilevato direttamente quasi 20 chioschi a Milano, uno a Torino, due a Roma, è in trattativa per Napoli, poi sta preparando un progetto di franchising per altri chioschi a Bologna, Cremona, Brescia, ecc.
Il format si chiama Quotidiana (l’unico chiosco operativo per ora è quello pilota di Milano in zona Bocconi, gli altri sono già pronti ma apriranno in primavera inoltrata) e in sostanza porta nell’edicola in primis i giornali, ma pure 320 referenze di generi alimentari, prodotti per la cura della casa e parafarmaceutici. Poi numerosi servizi alla persona, attraverso Sociosfera Onlus o il Consorzio Farsi Prossimo, per trovare tate, badanti, elettricisti, idraulici, fisioterapisti, ecc. Attivi pure gli sportelli per l’anagrafe sotto casa, e poi, ispirandosi al dna di Milanocard, si punta a far diventare i chioschi anche luoghi di incontro culturale, con l’esposizione di installazioni, proiezioni di film, seminari letterari, di geopolitica o di finanza.
Come spiega Scarpellini, fondatore del Gruppo MilanoCard “i punti di forza delle rete di chioschi delle edicole sono almeno tre: la prossimità, sono vicini, e si sposano bene al nuovo concetto di città dove tutto deve essere disponibile in 15 minuti a piedi; sono importanti per l’umanità, i rapporti umani, non dobbiamo perdere la capacità di relazione, di scambiare due parole, di farci consigliare, alla base di una città che fa rete e sviluppo, senza rimanere tutti nelle grotte. Infine c’è il tema dell’impatto ambientale: i chioschi sono abbandonati, sporchi, brutti. Noi li ristrutturiamo, facciamo addirittura dei giardini pensili sul tetto, li decoriamo con tessuti antismog. E diamo anche ossigeno al Comune di Milano: basti pensare che tutti i chioschi abbandonati non pagano da anni la tassa di occupazione di suolo pubblico. Oltre ai chioschi che abbiamo già rilevato, ne abbiamo individuati altre cinque che ci interessano: hanno 80mila euro di tasse arretrate non pagate“.
Le edicole di Quotidiana saranno quindi piattaforme distributive di beni e servizi e, in coerenza con la natura di edicola “non diventeranno un bazar. E pure il brand, Quotidiana, evoca da solo la natura della rete.” I chioschi controllati direttamente dalla società di Scarpellini consentiranno di assumere “circa 60-70 persone, diciamo 3.4 persone a edicole, e abbiamo appena avviato le prime 30 assunzioni“. Agli edicolanti che invece vorranno entrare nella rete di Quotidiana in franchising “metteremo a disposizione il format, il marchio, il know-how, la rete di comunicazione, i rifornimenti, la formazione e l’infrastruttura informatica”, conclude Scarpellini.
Finedi Asset Management, controllata al 100% dal Gruppo MilanoCard, nelle prossime settimane si appresta a diventare una srl benefit e, partita con fondi per 500mila euro, può ora contare su una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro grazie a investitori e finanziari esterni.
[Trascrizione dell’articolo di Claudio Plazzotta pubblicato il 26.2.2021 su ItaliaOggi]