ELLE: A Milano la spesa si fa anche nelle edicole

Si chiama “Quotidiana”, ed è la rete di edicole che forniscono, oltre ai giornali, anche servizi vari ai cittadini, per tornare a essere un punto di riferimento della città menghina.

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Mia madre, quando ero piccola, mi diceva spesso che avrebbe tanto voluto, lei che ha insegnato per trent’anni inglese nei licei, avere un’edicola. Nella nostra famiglia, infatti, quello era non solo un riferimento quotidiano, perché ci andavamo tutti i giorni e continuiamo ad andarci tutti i giorni, ma anche un luogo vivace, popolatissimo, con un via vai continuo, e una bella energia. Per questo (e pure per il fatto che di mestiere scrivo sui giornali) se c’è una cosa che mi rattrista, ma rattrista davvero, è vedere chiuse per sempre le edicole della mia città. Mi lascia addosso un senso di sconfitta, che ci posso fare, e se vi sembra una frase insopportabilmente sdolcinata, beh il peggio deve ancora venire. Sì, perché in questo periodo di vera strage, con tante serrande dei chioschi abbassate senza nemmeno il cartello “vendesi”, m’è preso pure lo sconforto di non aver nemmeno avuto la possibilità di salutarlo, l’edicolante che da bambina mi vendeva i fumetti e i pacchetti di figurine, da ragazzina i giornali teen con dentro i poster di Beverly Hills e che negli ultimi anni m’allungava, senza nemmeno più bisogno che glielo dicessi, Gioia prima, Elle Weekly poi. Ma, come si dice, non tutto è perduto, perché da Milano è arrivata un’iniziativa nata proprio per far sì che le edicole si rinnovino, cambino un po’ la loro natura, pur di non arrendersi alla chiusura. Il progetto si chiama “Quotidiana” e ti fa fare la spesa nello stesso posto in cui compri il quotidiano o la Settimana enigmistica.

Il rilancio delle edicole come luogo poli funzionale è stato ispirato dall’esperienza di grandissimo successo di Parigi, partita nel 2016, dove Charles-Edouard Vincent, professore 42enne di Economia, con un passato alla Stanford UniversityAbbiamo ha voluto ridare umanità alla vita quotidiana con il progetto “Lulu dans ma rue” che ha come fine ultimo quello di ovviare a piccoli e anche un po’ più grandi problemi degli abitanti del vicinato. Si tratta, nella capitale francese ieri come in quella meneghina oggi, di far diventare le edicole posti dove insieme ai giornali si possono acquistare anche generi alimentari, ma dove, e qui si torna al concetto di progetto sociale, si trovano anche soluzioni veloci per, per esempio, aggiustare una tapparella rotta, trovare una baby sitter o un professore per il doposcuola dei propri bimbi, un meccanico per una riparazione all’auto, insomma, qualunque sia la necessità, basta rivolgersi al chiosco e il “portiere”, come lo chiamano a Parigi, o l’edicolante di turno provvederà a trovare la persona giusta per l’esigenza, sempre, possibilmente, all’interno del quartiere. Da noi tutto ciò si chiama, appunto, “Quotidiana” ed è promosso dal Gruppo MilanoCard, che ha avviato l’acquisizione di 12 edicole, lungo la cerchia della circonvallazione interna, con un potenziale di altre 38.

“Quotidiana” punta tanto sul cibo, “con – come spiega il comunicato stampa che ha accompagnato l’inaugurazione della prima edicola-multiuso di viale Bilgny, a cui seguiranno altre 11 sorelle in Piazzale di Porta Genova, Piazza Lega Lombarda, Via Fabio Filzi, Via Pascoli, Piazzale Lavater, Piazza del Tricolore, Piazzale De Agostini, Via Castel Morroneoltre – 320 referenze alimentari di largo consumo a prezzi competitivi con i principali supermercati, ma ci sarà anche una vasta scelta di servizi alla persona dalla baby sitter alla badante passando per l’elettricista o il giardiniere”. “Cuore pulsante di questo inedito concetto di edicola – continua il comunicato- sono i rapporti umani. Quotidiana si impegna ad accogliere ogni giorno tutti i cittadini con il calore di un sorriso contribuendo a riallacciare quei rapporti più veri che sono alla base della comunità. Il network Quotidiana vuole porsi come punto di riferimento per gli abitanti dei quartieri in cui è presente”. Ma non è finita, perché a Milano s’è voluto dare anche un ultimo, bellissimo tocco, al progetto: le edicole di Quotidiana, infatti, diventeranno anche un luogo culturale e artistico, con delle selezioni musicali trasmesse in filo-diffusione (e chissà che non si possa anche ballare un po’, mascherati e a distanza di sicurezza) e delle mostre fotografiche e di video-arte esposte all’esterno di ogni punto vendita, in un’area dedicata alla proiezione. Che dire, quando le idee sono così, non si può che diffonderle e dare una mano perché abbiano un enorme successo, che davvero, se c’è qualcosa di cui abbiamo bisogno impellente, è l’abbraccio, non fisico ma per questo non meno caloroso, della comunità.

[Trascrizione dell’articolo di Carlotta Sisti pubblicato su ELLE il 14/12/2020]